Le politiche attive del lavoro rappresentano l’insieme di misure atte a facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Si differenziano dalle politiche passive del lavoro le quali assolvono ad un principio posto all’interno della nostra Costituzione nell’ambito del comma 2° dell’art. 38.
L’art. 38 della Carta Costituzionale recita “i lavoratori hanno diritto che siano preveduti e rassicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio malattie, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria”.
Ed è proprio in funzione di questo status di disoccupazione involontaria del lavoratore che ha configurato per il legislatore la necessità di inserire nell’ambito del nostro sistema del lavoro attraverso le cosiddette politiche passive del lavoro quali il trattamento di disoccupazione ( Naspi ), trattamento di interazione salariale ordinario e straordinario e assegno ordinario.
Mentre le politiche passive assolvono una funzione assistenziale per il lavoratore che si trovi a fronteggiare una situazione di difficolta nel regolare svolgimento della sua attività lavorativa, le politiche attive da un richiamano i principi dell’art 4 della nostra Carta Costituzionale.
Secondo l’art 4 primo comma, la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Da qui l’esigenza di creare misure di politiche attive per promuovere attraverso i centri per l’impiego strategie occupazionali volte alla qualificazione o alla riqualificazione professionale del lavoratore.
Il centro per l’impiego, in tale prospettiva assume un ruolo fondamentale nella misura in cui avvicina la domanda e l’offerta del mercato del lavoro.
I beneficiari delle misure di politica attiva sono sostanzialmente tutti i cittadini disoccupati, lavoratori beneficiari di misure a sostegno de reddito nonché cittadini stranieri regolarmente soggiornanti nel territorio italiano.
Tra le misure di politica attiva principali rientra sicuramente il piano GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori) il cui obiettivo è quello di promuovere un ridisegno dei servizi per il lavoro nel tentativo di migliorare l’inserimento lavorativo dei soggetti. Mediante tale misura servizi pubblici e privati sono più vicini ai cittadini attraverso un offerta personalizzata di ingresso e reingresso nel mercato del lavoro.
Per accedere ai percorsi previsti dal programma Gol è necessario dunque rivolgersi ai centri per l’impiego, e dopo essere stati profilati dallo stesso sarà possibile la scelta di una agenzia per il lavoro accreditata per svolgere attività di orientamento e di accompagnamento al lavoro subordinato ma anche per essere sostenuto in nuove iniziative imprenditoriali.
Per maggiori informazioni su come aderire a questa iniziativa, contattare la training Academy, ente accreditato per l’attuazione della misura.